Pop Vicenza, Ceo Viola: banche venete hanno capitale a sufficienza
Le banche venete hanno capitale a sufficienza per assorbire eventuali perdite derivanti dalla dismissione prevista delle attività creditizie deteriorate, come i non-performing loans (npl), ma è la Commissione Europea che avrà l’ultima parola in merito. Lo ha dichiarato a Reuters Fabrizio Viola, l’amministratore delegato della Banca Popolare di Vicenza, secondo il quale è troppo presto per fornire dettagli sui termini, sulle cifre e sui tempi relativi ai negoziati ancora in corso con le autorità europee sul piano di ricapitalizzazione precauzionale di Pop Vicenza finanziato con i soldi pubblici.
Sul capitolo risparmio dei costi ed esuberi risultati della fusione delle due banche venete, “l’obiettivo è intervenire in misura significativa sui costi della nuova banca, considerando che oggi il cost/income è al 100%, un numero che si commenta da solo”, secondo l’AD di Pop Vicenza e presidente del comitato esecutivo di Veneto Banca. “Il piano non può essere reso pubblico perché non è approvato dalle autorità e potrebbe subire anche significativi cambiamenti nelle prossime settimane, ma ridurre in modo significativo i costi è un obbligo morale”.
Il piano di ristrutturazione prevede la cessione dell’intero portafoglio Npl di circa 9 miliardi di euro, anche attraverso la cartolarizzazione con uso della Gacs per le tranche senior. Pop Vicenza e Veneto Banca hanno al momento 1,2 miliardi di euro di bond subordinati, di cui 200 milioni in mano a retail.
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