Pop Vicenza: coefficienti patrimoniali molto al di sotto dei target Bce
MILANO (WSI) – Nettamente inferiori rispetto ai target fissati dalla Bce al termine dei Srep test i coefficienti patrimoniali della Banca Popolare di Vicenza. In particolare la Banca Centrale europea ha chiesto alla Pop Vicenza un Cet1 almeno al 10,25%, in calo dal 10,3% indicato a maggio e dal precedente 11%, contro il 6,94% comunicato dall’istituto al 30 settembre.
Per l’istituto passato in mano a Stefano Dolcetta dopo le dimissioni di Gianni Zonin, le richieste della Bce sono già “pienamente considerate nel nuovo piano industriale che prevede un aumento di capitale da 1,5 miliardi e conseguentemente già avviate nell’ambito del piano realizzativo approvato dal consiglio di amministrazione”.
“La Bce chiede anche di presentare un piano di capitale da realizzarsi entro la fine di aprile 2016 (…) rafforzare le strutture organizzative, i processi, le procedure e le strategie relative alle sue funzioni di controllo interno, di porre in essere politiche conservative ed un contingency plan sul fronte della liquidità fino alla realizzazione del piano di capitalizzazione, per far fronte a possibili deflussi che potrebbero influire sulla posizione di liquidità del gruppo e di rafforzare il piano di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale e il processo di stress test e di pianificazione del capitale”.
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Chiusura positiva a Piazza Affari, in una giornata perlopiù negativa per le borse europee. Inflazione Usa conferma le stime e sale al 2,6%
Wall Street apre con stabilità dopo che i dati sull’inflazione CPI si sono rivelati conformi alle previsioni. L’inflazione mensile negli Stati Uniti è aumentata dello 0,2% a ottobre, con un’accelerazione annuale al 2,6%. Ora l’attenzione si sposta sui dati sui prezzi alla produzione e sulle possibili mosse future della Federal Reserve.
L’inflazione negli Stati Uniti per ottobre 2024 ha rispettato le attese, con un incremento dello 0,2% dei prezzi al consumo su base mensile. L’indice per l’alloggio ha contribuito maggiormente all’aumento, mentre il settore energetico è rimasto stabile. L’inflazione annua è salita al 2,6%, con il “core” rate in crescita dello 0,3%, in linea con le aspettative.
Finance for Food ha acquisito il 51% di D.&P., diventando il socio di controllo. L’operazione, conclusa con un investimento di 500 mila euro, rafforza la posizione di FFF nel settore agroalimentare e delle energie rinnovabili. D.&P. ha registrato un significativo aumento dei ricavi ed EBITDA nel 2024, segnando un passo importante nella sua crescita.