10:32 mercoledì 12 Luglio 2023

Porsche: aumento del 15% delle consegne globali nel primo semestre 2023

Nel primo semestre del 2023, Porsche ha segnato un forte incremento nelle consegne globali, attestandosi a 167.354 veicoli, un incremento del 15%. Questo risultato evidenzia un trend di crescita costante per il produttore di automobili di lusso.

Le cifre per regione mostrano un quadro positivo. La Germania ha segnato un aumento del 24%, il Nord America è cresciuto del 12% e la Cina ha registrato un incremento dell’8%. L’Europa, escludendo la Germania, ha visto un rialzo del 23%, mentre i mercati emergenti hanno segnato un incremento del 16%. Questi dati dimostrano la forte presenza globale di Porsche e il suo successo in mercati chiave.

Breaking news

13:10
Bilancia dei pagamenti: saldo positivo a luglio 2024 secondo Bankitalia

A luglio 2024, il saldo del conto corrente della bilancia dei pagamenti è positivo per 5,371 miliardi di euro, secondo Bankitalia. Tuttavia, si registra un calo rispetto allo stesso mese del 2023. Anche il conto finanziario mostra un saldo positivo, ma inferiore rispetto all’anno precedente.

11:51
Banca Ifis acquisisce il 25% di The Street

Banca Ifis ha acquisito il 25% di The Street, società che gestisce l’hub culturale Treviso Arts District. L’operazione rientra nella strategia della banca di supportare attività culturali e sociali nel Nordest d’Italia, affiancando i fondatori Alessandro e Mauro Benetton, e Davide Vanin.

11:36
Borsa di Hong Kong chiude in rialzo: Shenzhen guadagna l’1,6%

L’indice Hang Seng di Hong Kong ha registrato un significativo aumento del 2%, spinto dalle aspettative di un prossimo taglio dei tassi da parte della Banca centrale cinese. Anche le borse della Cina continentale hanno chiuso in positivo, con l’indice composito di Shanghai in crescita dello 0,7% e quello di Shenzhen dell’1,6%.

11:09
Norvegia, la Banca Centrale mantiene il tasso di riferimento al 4,5% fino a fine anno

La Norges Bank ha annunciato che manterrà il tasso di riferimento al 4,5% fino alla fine dell’anno. Questa decisione è stata presa nonostante la diminuzione dell’inflazione, poiché l’inflazione di fondo rimane alta e si prevede che l’aumento dei costi aziendali e la svalutazione della corona freneranno ulteriormente la disinflazione.

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