Poste, AD Caio: anche privatizzate “la missione sociale resta”
“Le Poste sono privatizzate ma la missione sociale resta“: lo ha precisato Francesco Caio, amministratore delegato del gruppo in una intervista concessa a La Stampa. La partita abbandonata per acquisire Pioneer, uno dei big del risparmio gestito, “non sono pentito di non aver messo le mani su Pioneer. A quel prezzo non si creava valore. Ci sono opzioni migliori. Questo spiega il senso della nostra alleanza con Anima”, ha aggiunto il top manager di Poste Italiane.
Riguardo a una nuova accelerazione del processo di privatizzazione di Poste Italiane attraverso la cessione di quote ancora in mano pubblica, “siamo in questo caso oggetto di una decisione, è l`azionista a cui deve essere posta la domanda. Da parte mia, posso solo dire che sinora la privatizzazione di Poste è stata un successo”, osserva Caio.
Infine, la sfortunata esperienza del collocamento del fondo immobiliare Irs, dove Poste Italiane ha deciso di rimborsare i risparmiatori, “è un collocamento avvenuto più di 14 anni fa, in un contesto economico e regolamentare diverso. Il passato è il passato. Tuttavia abbiamo deciso, oggi, di tutelare tutti i risparmiatori con l’obiettivo di ribadire il rapporto di fiducia. Ma deve essere chiaro che la garanzia per chi investe non è più la certezza del tasso, ma quella di aver capito il livello di rischio”.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.