Poste: crediti fiscali e pagamenti digitali tra i nuovi elementi che impatteranno nei prossimi anni (analisti)
Il prossimo 23 marzo, il gruppo Poste riporterà i risultati trimestrali e contestualmente fornirà un aggiornamento al business plan 2024 con particolare focus al 2022. Per il trimestre Equita si attende che la società centri la guidance fornita lo scorso novembre che vede ricavi a 11,2 miliardi ed Ebit ad 1,8 miliardi.
La società dovrebbe poi annunciare la conferma del dividendo per il 2021 atteso a 0,55 euro di cui interim di 0.185 euro già pagato a Novembre 2021 e il residuo da pagare a giugno 2022. Poste ha comunicato anche che il 23 marzo fornirà un aggiornamento al business plan 2024 e gli esperti ritengono con una guidance quantitativa sul 2022. In particolare, afferma Equita Sim, il management potrebbe indicare alcuni nuovi elementi emersi nel 2021 che avranno un impatto sui prossimi anni come il neonato business dei crediti fiscali e una più rapida dinamica di accelerazione verso i pagamenti digitali e quindi di maggiore calo dei ricavi transaction banking legati ai bollettini postali.
La recente approvazione del decreto antifrodi e del DL Sostegni Ter, continuano gli analisti, ci porta ad ipotizzare una curva più graduale di raccolta sul business dei crediti fiscali che unita ad una minore base nel transaction banking (eliminazione di alcuni one/off nel FY21 che non avevamo considerato appieno) ci porta a ridurre la stima di Ebit 2022 del 3%. Rating e target confermati.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.