Poste Italiane: il 23/03 conti e Capital market day, Barclays alza tp a 15,5 euro
Poste Italiane presenterà tra un mese, il prossimo 23 marzo, i risultati finanziari per il 2021 e l’ultimo scorcio dell’anno ma anche l’outlook 2022 e un aggiornamento del business plan. Il 23 marzo è infatti previsto il Capital market day (Cmd) del gruppo finanziario guidato da Matteo Del Fante. In vista dei risultati, gli analisti di Barclays si attendono un utile netto di 403 milioni di euro nel quarto trimestre 2021, quasi stabile su base trimestrale. Per l’intero esercizio 2021 si attende una crescita dei ricavi su base annua in quasi tutte le divisioni esclusa quella dei servizi finanziari.
Aspettando il Cmd, ci sono sul tavolo diverse notizie che riguardano Poste, tra cui la sospensione del servizio di cessione del credito d’imposta, le pressioni sul debito sovrano italiano, minori plusvalenze su Nexi e il potenziale deal con Lis. “Riteniamo che il management possa fornire commenti e aggiornamenti su questi punti, commentando anche gli obiettivi 2022 e fornendo un aggiornamento sugli obiettivi di lungo termine dell’azienda durante il Cmd”, affermano gli esperti di Barclays secondo i quali “questo rappresenterà un supporto per il titolo”. Barclays conferma la raccomandazione overweight su Poste Italiane, con il target price che sale da 14 a 15,5 euro.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.