Poste nelle retrovie del Ftse Mib, mercato guarda a possibile partenza Del Fante
Tra i pochi segni meno oggi sul Ftse Mib spicca quello di Poste Italiane, che cede lo 0,52% a quota 11,54 euro. Proprio Poste è coinvolta nelle ultime indiscrezioni legate alla partita sulla governance di Generali. Nel weekend è infatti spuntato il nome di Matteo Del Fante, attuale amministratore delegato di Poste, come possibile candidato le il ruolo di guida della compagnia assicurativa triestina al posto di Donnet. Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio – i due azionisti forti di Generali che stanno osteggiando l’attuale governance – dovrebbero presentare la loro lista per il rinnovo del board di Generali verso metà febbraio. L’assemblea di Generali è prevista il 29 aprile.
Del Fante è al suo secondo mandato alla guida di Poste. In passato è stato anche ad di Terna e Direttore Generale di CDP.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.