Powell: “Fed pronta ad alzare ancora i tassi per portare l’inflazione al 2%”
Nel suo discorso al Jackson Hole Economic Symposium, Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha confermato il piano di portare l’inflazione al target del 2%. “È compito della Fed ridurre l’inflazione al nostro obiettivo del 2 percento, e lo faremo”, ha assicurato Powell.
“Abbiamo inasprito la politica significativamente nell’ultimo anno”, ha dichiarato Powell. “L’inflazione è scesa dal suo picco, uno sviluppo gradito, ma rimane troppo alta. Siamo pronti a rialzare ulteriormente i tassi se necessario, e intendiamo mantenere una politica restrittiva fino a quando non saremo certi che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il nostro obiettivo”.
Powell ha anche segnalato che la politica monetaria “gioca un ruolo sempre più importante” nel portare l’inflazione al 2% man mano che le distorsioni economiche legate alla pandemia si attenuano. Nonostante la discesa dell’inflazione negli ultimi mesi, sarà necessario fare ulteriori progressi.
Nel 2023, la forza dell’economia statunitense ha rappresentato una sfida per la Fed su diversi fronti e il chairman ha ammesso che l’economia “potrebbe non raffreddarsi come previsto”. In particolare, la forza del mercato del lavoro rimane al centro della questione. Gli incrementi mensili dei posti di lavoro si sono raffreddati durante l’estate, ma per Powell e colleghi il riequilibrio del mercato del lavoro “rimane incompleto”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.