Prezzi fuori controllo fino a +50% con aumento inflazione
L’aumento dell’inflazione innescherà inevitabilmente una rilevante crescita dei costi per l’acquisto delle materie prime che si rifletterà sui listini per i consumatori finali, con incrementi che potrebbero sfiorare il 50%, in particolare su alcuni beni di prima necessità, su prodotti alimentari e su quelli energetici, caratterizzati da maggiore volatilità. Questo l’allarme lanciato da Unimpresa di fronte all’andamento dell’inflazione nell’Eurozona, che a settembre si è attestata al 3,4%.
“Le scelte di imprese e famiglie non saranno indifferenti rispetto a una variazione in aumento sia dei prezzi delle materie prime sia, consequenzialmente, di quelli dei prodotti di consumo”, avverte il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro, che prosegue: “È un argomento preoccupante, delicato e allarmante del quale il governo Draghi dovrà scrupolosamente tener conto in queste ore, mentre viene predisposta, dai tecnici, la bozza della prossima legge di bilancio: la manovra, che senza dubbio sarà ancora espansiva, impostata a favorire la ripresa, dovrà anche contenere misure capaci di sostenere le famiglie e le imprese, in particolare quelle più piccole, di fronte a poderosi ampliamenti dei costi”.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.