Prezzi gas volatili in attesa di novità su scioperi in Australia
I prezzi del gas naturale europeo rimangono volatili (+1,3% a 35,6 €/Mwh al momento), mentre il mercato attende l’esito di un conflitto sindacale che coinvolge i lavoratori degli impianti di gas naturale liquefatto (LNG) di Chevron in Australia.
Secondo quanto riportato dai sindacati, se non verrà raggiunto un accordo riguardo a salari e condizioni di lavoro, gli scioperi potrebbero iniziare a partire dal 7 settembre.
Nonostante le minacce di sciopero, esiste la possibilità che un accordo possa essere raggiunto prima che le azioni industriali abbiano un impatto significativo sulla produzione. Un altro produttore, Woodside Energy Group. ha già raggiunto un compromesso con i suoi lavoratori la scorsa settimana, evitando gli scioperi in un altro impianto LNG.
La domanda di combustibile rimane limitata, a diverse settimane ancora dalla stagione del riscaldamento nel Nord dell’emisfero. In Europa, il consumo di gas rimane moderato e le riserve sono a livelli storicamente alti. Anche i maggiori acquirenti asiatici di LNG australiano, Cina e Giappone, dispongono di scorte sufficienti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.