Prezzi produzione Usa freddi, per Trump è una bella cosa: alla Fed degli “incapaci”
La crescita dei prezzi alla produzione ha subito un rallentamento in maggio, mostrando un’inflazione fredda. Second Donald Trump il fatto che non ci sia inflazione è “una bella cosa“. E pertanto la Federal Reserve con le sue politiche di Quantitative Tightening non sa quello che fa. Secondo il presidente Usa l’America “ha un’inflazione molto bassa” e i tassi di interesse sono decisamente troppo alti, il che significa che alla banca centrale sono degli “incapaci”.
Secondo Trump l’euro e le altre divise sono svalutate rispetto al dollaro e questo “mette l’America in una posizione di grande svantaggio”. L’indice PPI ha registrato un incremento dell’1,8% su base annuale, meno del 2,2% visto in aprile. Detto questo, l’andamento dell’inflazione di fondo (quella ‘core’ depurata delle componenti di cibo ed energia) è stato più robusto (+2,3%) negli ultimi 12 mesi, in parte per via dell’aumento dei costi dei soggiorni in albergo.
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.