Private Banking: ricchezza quasi raddoppiata, verso nuovo ordine mondiale
Tra dieci anni la ricchezza finanziaria mondiale sarà quasi raddoppiata, passando dai 101mila miliardi del 2011 ai 192mila del 2021. Lo afferma uno studio dell’Associazione italiana private banking (Aipb) e di Boston consulting group, secondo la quale anche in Italia la ricchezza sale, sebbene a un ritmo nettamente inferiore: dai 3.500 miliardi del 2011 ai 4.500 stimati al 2021.
Le ragioni di questo ‘boom’ sarebbero essenzialmente tre: il primo fattore va ricercato nella fase rialzista post crisi dei mercati azionari, che nel 2011 avevano toccato uno dei livelli più bassi recenti e fin qui sono cresciuti con forza. La seconda ragione sta nel fatto che le economie reali di quasi tutto il mondo, ma in particolare nell’emergente Asia, sono cresciute molto più dell’Europa e in particolare dell’Italia, che rimane indietro. Il terzo motivo è individuato nella progressiva ‘finanziarizzazione’ dei Paesi che stanno passando da emergenti e sviluppati, a partire dalla Cina.
“Le dinamiche del passato si stanno invertendo: l’area asiatica ha raggiunto e presto supererà sia l’Europa sia l’America”, spiega Fabio Innocenzi, presidente Aipb, parlando in pratica di un processo che ci porterà verso un nuovo ordine mondiale.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.