Prometeia taglia le stime sul Pil italiano allo 0,7%
L’istituto Prometeia ha ridotto le stime sul Pil italiano per il 2016 dallo 0,8 allo 0,7% e dallo 0,9 allo 0,8% per l’anno prossimo. “In un contesto globale sempre più incerto, molte economie, tra cui Italia, Usa e Germania, potrebbero andare incontro a periodi di crescita senza produttività”, ha scritto Prometeia, aggiungendo che “un eventuale esito negativo” del referendum costituzionale “potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità del Governo e mettere in discussione l’agenda delle riforme”.
Prometeia, poi, evidenzia le difficoltà cui debbono fare fronte le banche centrali, che “sono divise tra di loro e al loro interno: avviare la normalizzazione dei tassi di interesse nonostante gli obiettivi enunciati non siano stati ancora raggiunti? Il tema sottostante è la percezione che le politiche monetarie, lasciate nella loro solitudine, abbiano ormai il fiato corto. La Bce stenta a trovare un modo praticabile per rafforzare ulteriormente la politica espansiva. La Bank of Japan sembra procedere a zig-zag. La Fed non potrà che rialzare i tassi entro l’anno per non perdere totalmente di credibilità. La BoE ha riallargato la politica monetaria e sembra ritrovarsi un Governo collaborativo nel rivedere i piani di restrizioni fiscali precedenti”.
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Apertura in calo per Wall Street a causa dell’escalation tra Russia e Occidente. L’Ucraina colpisce il territorio russo con missili Atacms, autorizzati da Biden, e Putin aggiorna la dottrina nucleare. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano perdite significative.
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.