Protezionismo: stretta di Trump sul “made in Usa”
Stretta dall’amministrazione Trump sui criteri per considerare Made in America un prodotto. Per essere considerati americani, l’acciaio e l’allumminio dovranno essere prodotti al 95% in Usa. Per altri prodotti il limite è pari al 75%. Fino ad ora la soglia di riferimento era pari al 50%.
“Vogliano produrre, creare e fare circolare più prodotti nel nostro Paese utilizzando lavoro, beni e la determinazione americani”, ha detto il presidente Usa, Donald Trump. “Quando compriamo prodotti Made in Usa, i profitti rimangono qui, i ricavi restano qui e i posti di lavoro – cosa piú importante – se ne stanno qui in Usa”, ha aggiunto.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.