Pubblico impiego, aumenti a chi guadagna fino a 26mila euro annui
ROMA (WSI) – Nel mese di luglio tornerà il tavolo di confronto sul rinnovo del contratto degli statali bloccato da sette anni. Arriverà presto in Consiglio dei ministri e poi alla Corte dei Conti per la bollinatura finale l’accordo raggiunto tra i sindacati e l’Aran, l’agenzia che tratta per il governo il rinnovo del contratto, che riduce da 11 a 4 i comparti del pubblico impiego.
Si lavora all’ipotesi di inserire una soglia di reddito al di sotto della quale far scattare gli aumenti sulla parte tabellare dello stipendio. Come riporta Il Messaggero, una delle ipotesi più accreditate riguarda la possibilità di replicare lo schema del bonus Irpef da 80 euro al mese prevedendo aumenti tabellari di stipendio soltanto agli statali che guadagnano meno di 26 mila euro annui. Così facendo sarebbero solo 800 mila i dipendenti pubblici a vedersi aumentato lo stipendio.
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Le borse americane iniziano la giornata in ribasso a causa di dati macroeconomici deludenti e un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto oltre le aspettative, mentre l’attenzione si sposta sulle scorte di greggio e gas.
Il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato un incremento del 4,7% a novembre, superando le previsioni degli analisti. Il dipartimento del Commercio ha riportato un deficit di 102,86 miliardi di dollari, contro stime di 101,2 miliardi. L’aumento è dovuto principalmente a un incremento delle importazioni, che hanno raggiunto 279,2 miliardi di dollari.
Nel 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme agli assessorati regionali, ha approvato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, gestiti da Terna, per un totale di oltre 2,3 miliardi di euro. Questi progetti, tra cui Elmed, Adriatic Link e Bolano-Annunziata, porteranno benefici ambientali, sociali ed economici, riducendo l’impatto paesaggistico e liberando territorio.
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le stime di crescita economica della Cina per quest’anno e il prossimo, segnalando però preoccupazioni per la fiducia dei consumatori e il settore immobiliare. Le sfide interne e l’imminente aumento dei dazi USA potrebbero influenzare la crescita futura.