Pubblico impiego, aumenti a chi guadagna fino a 26mila euro annui
ROMA (WSI) – Nel mese di luglio tornerà il tavolo di confronto sul rinnovo del contratto degli statali bloccato da sette anni. Arriverà presto in Consiglio dei ministri e poi alla Corte dei Conti per la bollinatura finale l’accordo raggiunto tra i sindacati e l’Aran, l’agenzia che tratta per il governo il rinnovo del contratto, che riduce da 11 a 4 i comparti del pubblico impiego.
Si lavora all’ipotesi di inserire una soglia di reddito al di sotto della quale far scattare gli aumenti sulla parte tabellare dello stipendio. Come riporta Il Messaggero, una delle ipotesi più accreditate riguarda la possibilità di replicare lo schema del bonus Irpef da 80 euro al mese prevedendo aumenti tabellari di stipendio soltanto agli statali che guadagnano meno di 26 mila euro annui. Così facendo sarebbero solo 800 mila i dipendenti pubblici a vedersi aumentato lo stipendio.
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Giornata positiva per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari che chiude in rialzo dell’1,9% a 34.358 punti. Volano Mps e Tim
Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.