Puma: profitti superiori alle stime grazie alla Cina
Puma ha riportato guadagni oltre le stime degli analisti, grazie ad una ripresa della domanda di sneakers e di abbigliamento in Cina. L’utile operativo del secondo trimestre di €115 milioni ha superato la previsione media degli analisti di €110 milioni. Le azioni sono salite fino al 2,9% nelle prime negoziazioni a Francoforte.
La ripresa della domanda in Cina ha rafforzato il business dell’azienda tedesca in Asia, dove le vendite sono aumentate di circa un quarto. La domanda è stata forte anche in Europa e in America Latina. Puma ha inoltre confermato le previsioni, affermando che, se la tendenza positiva continuerà nel terzo trimestre, potrebbe aumentare gli obiettivi finanziari entro la fine dell’anno.
Il progresso di Puma dipenderà, in parte, dal rilancio della crescita in Nord America, dove i ricavi sono calati, mentre l’azienda cerca di ridurre la sua dipendenza da prodotti all’ingrosso a basso costo. Da quando ha assunto l’incarico di CEO a gennaio, Arne Freundt ha cercato di mantenere la rapida crescita degli ultimi anni concentrandosi sulle attrezzature sportive per calcio, basket e corsa ad alto prezzo negli Stati Uniti e conquistando quote di mercato in Cina, dove rivali più grandi come Nike e Adidas hanno faticato.
Puma ha inoltre prolungato il contratto del Chief Financial Officer, Hubert Hinterseher, fino al 2027. Nonostante le azioni di Puma siano sostanzialmente invariate quest’anno, l’azienda sta superando Nike ma rimane ancora dietro al rivale di casa, Adidas.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.