Russia: Pil crolla al 3,7% nel 2015. Colpa del petrolio
ROMA (WSI) – Crolla il Pil russo del 3,7% nel 2015 dopo un aumento dello 0,6% nel 2014. A renderlo noto l’ufficio nazionale di statistica Rosstat, secondo cui i dati elaborati sono conformi alle previsioni del presidente Vladimir Putin e del ministero dell’Economia del Cremlino.
Il rallentamento è dovuto al calo del prezzo del petrolio e alle sanzioni dei paesi occidentali. Mosca tenta di correrei ai ripari e per non far schizzare il deficit sopra il limite del 3% con la carta del taglio del 10% della spesa pubblica e delle privatizzazioni.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.