Ratzinger: “Decidere e’ il mio punto debole, ma non mi sento un fallito”
NEW YORK (WSI) – “Un mio punto debole è forse la poca risolutezza nel governare e prendere decisioni. Qui in realtà sono più professore, uno che riflette e medita sulle questioni spirituali. Il governo pratico non è il mio forte e questa è certo una debolezza. Ma non riesco a vedermi come un fallito. Per otto anni ho svolto il mio servizio. Ci sono stati momenti difficili, basti pensare, per esempio, allo scandalo della pedofilia e al caso Williamson o anche allo scandalo Vatileaks; ma in generale è stato anche un periodo in cui molte persone hanno trovato una nuova via alla fede e c’ è stato anche un grande movimento positivo”.
Così si legge in uno degli estratti del libro “Ultime conversazioni” di Benedetto XVI pubblicati dal “Corriere della Sera”.
Sempre in uno degli estratti, si legge ancora:
“Non si è trattato di una ritirata sotto la pressione degli eventi o di una fuga per l’ incapacità di farvi fronte. Nessuno ha cercato di ricattarmi. Non l’ avrei nemmeno permesso. Se avessero provato a farlo non me ne sarei andato perché non bisogna lasciare quando si è sotto pressione. E non è nemmeno vero che ero deluso o cose simili”.
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