RC Auto più cara rispetto alla media europea, ma il gap è in continuo calo
Con la presentazione della “Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nel 2020”, l’IVASS (istituto per la vigilanza delle compagnie assicurative) ha aggiornato i dati sul confronto tra Italia e i principali Paesi europei, ovvero Francia, Spagna, Germania e Regno Unito, relativo al premio medio netto RC Auto. L’ultimo valore disponibile, quello relativo al 2019, riporta un differenziale di prezzo (o gap) tra Italia e gli altri Paesi di 91 euro, che si riflette in una spesa maggiore per i cittadini italiani. Un lato positivo però c’è: il gap si sta riducendo progressivamente e si è più che dimezzato dal 2011, quando la differenza era di 206 euro. Sempre secondo IVASS, la principale spiegazione deriva da un maggior costo medio dei sinistri (+88€ rispetto alla media degli altri Paesi).
Un modo per ridurre questo gap e risparmiare sulla propria polizza assicurativa è il confronto delle polizze. Secondo Segugio.it, il consumatore potrebbe recuperare circa 47 euro, orientandosi su un assicuratore diretto. Nel bollettino Iper sul quarto trimestre 2020, l’IVASS segnala come tutti i canali distributivi registrino un calo del premio medio, ma la riduzione più marcata si rileva sul canale diretto. Inoltre, negli ultimi 3 mesi del 2020, il differenziale di prezzo tra canale distributivo più e meno costoso, rispettivamente agenzie e imprese dirette, risultava pari a circa 47 euro.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.