Recessione negli Usa: Bank of America vede 25% di probabilità
Una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi, uno scenario che sta sempre più discutendo, è probabile solo al 25% secondo quanto scrivono gli economisti di Bank of America Merrill Lynch.
Secondo Martin Mauro, strategist di BofA, “le analisi quantitative indicano che il rischio di una recessione sta aumentando, ma è contenuto”. “Gli eccessi dell’ultima parte del ciclo, che sono tipici segnali d’allarme di un’imminente downturn, non sono presenti. E nonostante l’indebolimento del settore industriale, la crescita altrove è rimasta forte”. In sintesi “lo scenario base” previsto da BofA resta quello di una espansione dell’economia americana, rallentata eventualmente da alcune eventualità contrarie.
Sulla borsa, infine, Mauro sostiene che lo “S&P500 è in linea o sottovalutato nel confronto storico su diversi strumenti di analisi. Pensiamo che il mercato azionario si riprenderà, dato che l’economia può evitare la recessione”.
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Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali