Referendum costituzionale, ok Cassazione: si voterà a fine novembre
È arrivato l’atteso via libera formale alla riforma Boschi. La Corte di Cassazione ha infatti approvato il referendum costituzionale per come è stato formulato. Ora il governo Renzi ha sessanta giorni di tempo per scegliere la data in cui tenere il voto popolare. Per il momento si ipotizzano due date su tutte: il 13 o il 20 novembre, anche se non si esclude il successivo fine settimana, quello del 27. Prima c’è già la legge di Stabilità da votare in aula.
Il referendum è uno degli appuntamenti più tenuti d’occhio dai mercati, anche internazionali, perché in caso di vittoria dei no, Renzi ha promesso che si dimetterebbe e si arriverebbe a una probabile caduta del governo. Il che significherebbe instabilità politica assicurata e forse prolungata e il rischio – dal punto di vista degli investitori – di vedere salire al potere un gruppo politico “di protesta”, contrario all’eurocrazia – come per esempio il M5S.
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Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola