Referendum costituzionale posticipato, sarà il 6 novembre
Il referendum costituzionale di ottobre si farà, invece, a novembre: questa l’anticipazione rivelata da La Stampa, secondo la quale il premier e il presidente Sergio Mattarella avrebbero concordato per il 6 novembre la data in cui avrà luogo la consultazione popolare sulle riforme istituzionali, posticipando i tempi rispetto alle precedenti ipotesi. Mentre si temono “sgambetti” da parte dei parlamentari che con la nuova legge elettorale non avrebbero alcuna chance di essere rieletti, Matteo Renzi, per allontanare il rischio di una crisi politica ha voluto rettificare la tempistica sul voto, precedentemente orientata verso l’ultima domenica di ottobre, perché “consultando il calendario, qualcuno si è accorto che c’è il ponte dei Santi, una tentazione irresistibile per gli astensionisti. Per cui l’orientamento ora è quello di votare la nuova Costituzione il 6 novembre prossimo”, scrive La Stampa.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.