Referendum costituzionale, Spread tra Btp e Bund schizza ai massimi di 30 mesi
Intanto nella settimana del referendum costituzionale italiano (in calendario il 4 dicembre), lo spread tra Btp e Bund continua a salire di prezzo: al momento scambia in area 190 punti base, a ridosso della soglia di pericolo dei 200 punti base. Sono i massimi degli ultimi 30 mesi (da maggio 2014) per il premio di rischio che chiedono gli investitori per scommettere sui titoli del debito italiano anziché su quelli più sicuri della controparte tedesca. Il titolo del Btp decennale di riferimento del debito italiano scambia al 2,1%.
Se il debito pubblico dell’Italia appare “sostenibile” è anche grazie ai bassi interessi per rifinanziarsi sul debito resi tali dal piano di allentamento monetario straordinario della Bce. Secondo il presidente della banca, Mario Draghi, i livelli di debito italiano sono sostenibili “sulla base di tutte le principali variabili”. Durante una audizione al Parlamento europeo Draghi ha detto che l’Italia vanta “uno dei maggiori avanzi primari di bilancio dell’area euro” mentre i suoi costi di rifinanziamento “si sono stabilizzati” e la ripresa sta lentamente migliorando.
“Questo non significa” che bisogna abbassare la guardia”, tuttavia, dal momento che quello dell’Italia resta anche “uno dei più elevati livelli di debito-Pil e quindi vulnerabile” agli choc. Per questo, ha concluso il numero uno della Bce, è importante proseguire negli impegni presi sul risanamento dei conti, con il Patto di stabilità e di crescita, e sulle riforme.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.