Referendum, Germania “preoccupata” per la crisi di governo in Italia
Giunto all’Eurogruppo di Bruxelles, il ministro tedesco delle Finanze ha cercato di calmare gli animi e sminuire la crisi politica italiana post Renxit. Wolfgang Schaeuble ha detto che l’Italia continuerà la strada delle riforme anche senza Matteo Renzi. Rimane il fatto che la Germania, prima potenza economica dell’area euro, è preoccupata per la crisi di governo apertasi dopo le dimissioni del premier in seguito alla sconfitta bruciante al referendum costituzionale. Lo ha detto il collega di governo di Schaeuble, il ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, che si trova ad Atene per un incontro con il leader del governo greco Alexis Tsipras.
“Possiamo rallegrarci che gli elettori austriaci non hanno votato per il candidato delle forze populiste, ma guardiamo invece all’Italia con inquietudine”, ha detto Steinmeier, “credo che Renzi abbia fatto la cosa giusta, la cosa necessaria, ma gli elettori non lo hanno sostenuto”. “Non si tratta di una crisi dello stato, ma è una crisi di governo che dovrà essere risolta… Non è un messaggio positivo per l’Europa in un periodo così difficile“, ha aggiunto Steinmeier che a febbraio diventerà, con tutta probabilità, il nuovo Presidente federale della Germania.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.