Referendum, sondaggi sempre peggio per il governo: No in testa di 5-7 punti
Con l’avvicinarsi dell’appuntamento con il referendum costituzionale, per il governo Renzi si mette sempre peggio. Gli ultimi sondaggi danno un margine di vantaggio più ampio al fronte dei No alla riforma della legge costituzionale e in particolare dell’articolo V.
Quando mancano meno di tre settimane al voto popolare, i 32 sondaggi pubblicati dal 21 ottobre a oggi da 11 istituti differenti danno tutti il No in testa e in linea generale il distacco si è ampliato a favore di chi è contro la riforma.
Nei tre sondaggi pubblicati più di recente, ovvero lunedì, i No sono in vantaggio di 5 punti per IPR Marketing e di 7 punti per Tecne. Secondo EMG Acqua il divario è di sei punti. Trattandosi di un referendum confermativo e non abrogativo, perché il voto venga convalidato non serve il raggiungimento del quorum.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.