Referendum: ultimi sondaggi danno in vantaggio i No
Brutte notizie per il governo Renzi. Se ci si basa sugli ultimi sondaggi i No sono in vantaggio di due punti percentuali sui Si nelle intenzioni di voto al prossimo referendum costituzionale. Alle persone interpellate da Index Research nella ricerca commissionata dalla trasmissione Piazza Pulita è stato chiesto di indicare quale sarebbe stato il loro vato in caso il referendum confermativo si fosse tenuto il giorno prima e non il 4 dicembre come previsto. Il 51% del campione ha risposto che avrebbe votato contro, mentre il 49% di chi ha risposto si è dichiarato a favore della riforma della legge fondante della Repubblica italiana.
Il 27% si è detto invece indeciso, mentre il 33% ha detto che non ha intenzione di esprimere il proprio voto sulla questione. La riforma prevede, tra le altre cose, la fine del bicameralismo perfetto, il taglio dei senatori e la modifica all’articolo V della costituzione.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.