Regno Unito: in aumento prezzi case
LONDRA (WSI) – Aumentano ogni anno i prezzi delle case in Gran Bretagna e il motivo è da ricercarsi nel fatto che non vi è una carenza di immobili disponibili e la domanda continua ad aumentare in maniera dilagante.
Bovis Homes, housebuilders inglese con sede a Longfield nel Regno Unito ha previsto un significativo incremento dei suoi ricavi e un forte aumento del prezzo medio di vendita degli immobili nel 2016. Il gruppo ha venduto 3.934 case, circa l’l’8% rispetto all’anno precedente con un prezzo medio di vendita in aumento del 7% a circa 231.000 sterline contro le 216mila sterline del 2014.Secondo il gruppo immobiliare la vendita di case nel Regno Unito nel 2016 continuerà, facendo balzare ancora di più i prezzi. Il 2016 si è avviato con 2.003 prenotazioni totali, un dato in incremento del 14% rispetto alle 1.752 prenotazioni a termine dell’esercizio precedente.
Secondo l’analista Anthony Codling del team Jeffries, le previsioni di Bovis sono esatte. “Bovis è uno dei pochi titoli di crescita nel settore dell’edilizia quotata nel Regno Unito e si stima che i volumi cresceranno fino al 25% e di circa il 65% fino al 2017 (…) piaccia o no, i prezzi delle case stanno salendo”.
Breaking news
Le richieste di mutuo ipotecario negli Stati Uniti hanno subito un calo del 12,6% nella settimana terminata il 27 dicembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande sono in diminuzione, come riportato dalla Mortgage Bankers Associations.
Il prezzo del gas in Europa subisce un aumento significativo dopo lo stop del transito di gas russo attraverso l’Ucraina. I futures di febbraio 2025 ad Amsterdam segnano un incremento, mentre l’Europa si prepara per l’inverno senza una fonte chiave di approvvigionamento. La crescente domanda dall’Asia aggiunge ulteriore pressione sul mercato.
I mercati cinesi chiudono in ribasso nella prima seduta del 2025, con l’indice Hang Seng di Hong Kong che perde il 2,18%. Le preoccupazioni per i dati manifatturieri deboli e i timori di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump smorzano il sentiment del mercato.
L’indice Pmi dell’Eurozona, elaborato da S&P Global, mostra una lieve diminuzione a dicembre, scendendo a 45,1 punti. Questo dato, basato sulle opinioni dei responsabili acquisti, indica una continua contrazione dell’attività manifatturiera nell’area euro rispetto ai mesi precedenti.