Regno Unito: inflazione stabile alimenta aspettative taglio tassi
L’inflazione nel Regno Unito si è attestata poco sopra l’obiettivo del 2% fissato dalla Bank of England ad agosto, rafforzando le aspettative che i responsabili delle politiche monetarie procederanno a un nuovo taglio dei tassi di interesse più avanti nell’anno.
I prezzi al consumo sono aumentati del 2,2% su base annua, lo stesso ritmo di luglio e al di sotto delle previsioni della BOE, secondo quanto dichiarato mercoledì l’Ufficio per le Statistiche Nazionali. La lettura è stata in linea con l’aspettativa mediana degli economisti intervistati da Bloomberg.
Le pressioni al ribasso provenienti dai carburanti per motori, ristoranti e alberghi sono state compensate da una spinta al rialzo dei biglietti aerei.
Le cifre sono probabilmente destinate a mantenere la BOE sulla strada per un ulteriore allentamento della politica nei prossimi mesi, dopo aver tagliato i tassi per la prima volta dall’inizio della pandemia il 1° agosto, citando un allentamento dell’inflazione di fondo.
L’inflazione dei servizi, un indicatore chiave che ha preoccupato la BOE, è salita al 5,6% in agosto dal 5,2% di luglio. Tuttavia, un aumento era ampiamente previsto e si prevede che sia temporaneo. Sia l’inflazione dei servizi sia il tasso generale sono al di sotto dei livelli previsti dalla BOE ad agosto, rispettivamente del 5,8% e del 2,4%.
Sebbene si preveda che i responsabili delle politiche lasceranno i tassi invariati al 5% nella loro decisione di giovedì, le aspettative di mercato di un ulteriore allentamento sono in aumento. I trader prevedono tagli sia per novembre che per dicembre, con altri cinque previsti nel 2025.
La sterlina è salita dello 0,2% a $1.3183 dopo il rilascio dei dati, con gli investitori concentrati sull’inflazione dei servizi ancora elevata che ostacola le prospettive di un allentamento monetario aggressivo. I trader hanno marginalmente ridotto le scommesse sui tagli dei tassi della BOE per il resto del 2024, prevedendo 48 punti base contro i 50 punti base di martedì.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.