11:15 venerdì 1 Luglio 2016

Regno Unito, Pmi manifatturiero ai massimi da 5 mesi a giugno

Non incorpora ancora gli effetti del voto sulla Brexit, ma l’indice Pmi manifatturiero del Regno Unito registra a giugno il suo massimo livello degli ultimi cinque mesi, salendo dal 50,4 di maggio al 52,1 del mese appena concluso. Markit, che redige l’indige, ha tenuto a precisare che “quasi tutti” i dati del suo sondaggio sui direttori degli acquisti sono stati ricevuti prima del 23 giugno, data in cui si è tenuto il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. “Se questa ripresa” delle prospettive del manfatturiero “possa essere mantenuta dipenderà fortemente dalle eventuali ripercussioni sull’economia reale della volatilità finanziaria e politica”, commenta Rob Dobson, economista di Markit.
Secondo un sondaggio degli economisti condotto dall’agenzia Reuters, la possibilità di una recessione nel Regno Unito superano leggermente il 50%.

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Eurostat rivede al ribasso l’inflazione dell’Eurozona per settembre 2024, con un incremento annuo dell’1,7%, inferiore alla stima preliminare. Anche l’inflazione core mostra una crescita del 2,7% su base annua. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione scende al 2,1% annuo.

11:37
Borse cinesi in calo: Hang Seng chiude a -1%

Le borse cinesi chiudono in ribasso a causa delle insoddisfacenti misure di sostegno al settore immobiliare. Gli indici di Hong Kong, Shanghai e Shenzhen registrano significative perdite, con i titoli dei grandi sviluppatori immobiliari particolarmente colpiti.

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La borsa di Tokyo chiude in ribasso a causa della debolezza dei titoli dei semiconduttori, influenzati dai risultati del colosso taiwanese Tsmc. Nonostante un’apertura sostenuta dal rialzo di Wall Street, il mercato ha invertito la rotta. In controtendenza, i produttori di energia registrano forti guadagni.

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