Renzi a Lega: “correntisti tutti salvati. Perchè non parlate di banche del Nord est?”
Così il premier Matteo Renzi alla Camera, rispondendo al capogruppo della Lega, Massimiliano Fedriga, riguardo al caso delle banche salvate con decreto del governo e con la procedura del bail-in
“I correntisti sono stati tutti salvati, gli amministratori commissariati e sanzionati e gli investitori sono stati messi di fronte ad una alternativa: se troppo poveri sono stati comunque ristorati, se truffati hanno la possibilità di dimostrarlo”.
“Le banche popolari sono state cambiate da questo governo e Parlamento, dopo che per 17 anni era stata perduta l’occasione. Il provvedimento era stato scritto nel 1998 dal ministro del Tesoro Ciampi e da Draghi. Capisco che i vostri insulti alla memoria di un galantuomo come Ciampi ancora vi fanno male, ma quella riforma non passò per il voto negativo in Parlamento. La nostra norma ha cambiato il destino delle banche popolari, il punto fondamentale è che oggi, grazie a quelle norme, i correntisti sono stati salvati tutti, nonostante la vostra disinformazione”.
Ancora:
“il punto centrale è che in Italia c’è stato un sistema delle banche” con una “connivenza e complicità del sistema politico” e questo “ha prodotto il risultato che quando noi abbiamo fatto delle norme per superare questo sistema voi avete votato contro”.
Renzi ha poi puntato il dito contro le banche dell’est.
“Gli scandali delle banche sono autenticamente vergognosi. Noi lo abbiamo detto senza guardare in faccia nessuno, neanche la nostra parte politica. Lo abbiamo detto con chiarezza, sarebbe stata piacevole la stessa chiarezza non solo sulla banca della Lega ma anche sulle banche del Nordest, dove un intreccio tra amministratori e management ha permesso di avere in quell’area la più grave crisi bancaria che grazie alla moral suasion del nostro governo è stata affrontata almeno parzialmente con il Fondo Atlante”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.