Renzi: Modifiche all’Italicum se il parlamento ha i numeri
Confermata l’apertura condizionata del presidente del Consiglio per quanto riguarda eventuali modifiche della legge elettorale Italicum, oggetto di critiche anche da parte della minoranza dem del Pd: “La nostra posizione sulla legge elettorale non cambia: siamo pronti a cambiarla se in Parlamento ci sono i numeri. Non c’è bisogno di aspettare la sentenza della Corte Costituzionale”. Lo ha dichiarato Matteo Renzi, in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. “L’Italicum è un’ottima legge ma se il Parlamento vuole migliorarla noi ci siamo. Pronti insomma a discutere comunque decida la Consulta”, ha aggiunto Renzi, che non intende legare eventuali modifiche al responso della Corte Costituzionale.
L’Italicum è parte integrante delle critiche mosse al rinnovamento istituzionale che sarà oggetto di referendum a fine novembre.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.