Renzi: Unione europea? “Come l’orchestra che suona sul Titanic”
ROMA (WSI) – “L’Unione europea è come l’orchestra che suona sul Titanic. Abbiamo fatto delle riforme e siamo nella posizione di dire ai nostri partner europei: ‘Amici, noi possiamo cambiare questo approccio burocratico errato'”. E’ quanto ha riferito il premier Matteo Renzi in un’intervista rilasciata a Bloomberg.
Renzi ritiene che Bruxelles dovrebbe imporre minori limiti di bilancio, cercando una soluzione alle tensioni sociali esplose con la crisi dei migranti e anche per liberare risorse per l’ invio di truppe in Libia. L’Ue, secondo il premier, dovrebbe mostrarsi inoltre più aperta a una riconciliazione con la Russia
“L’Italia non ha risolto tutti i suoi problemi, ma ha dimostrato negli ultimi due anni che tutto è possibile”. Per questo: oggi abbiamo fatto le riforme e siamo nella posizione di dire ai nostri partner Ue: ‘Amici, possiamo cambiare questo errato approccio burocratico”.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.