Retail: crisi Next, periodo più difficile degli ultimi 25 anni
LONDRA (WSI) – Calano dell’8% dopo il periodo più difficile degli ultimi 25 anni, i profitti per Next. Il gigante del commercio al dettaglio ha registrato un calo per il secondo anno consecutivo e ha avvertito che il 2018 continuerà ad essere un anno difficile a causa della forte pressione esercitata sul settore.
La flessione è stata dell’8,1% per i profitti annuali al lordo delle imposte a 726,1 milioni di sterline, mentre le vendite totali sono diminuite dello 0,5% a 4,1 miliardi di sterline. L’utile al lordo delle imposte è sceso dell’8% a 726 milioni di sterline, riflettendo un calo del 7,9% delle vendite nei negozi. Il calo non è stato sufficiente a compensare l’aumento del 9% delle vendite on-line.
Breaking news
A settembre, il fatturato dell’industria italiana ha subito una flessione sia in termini congiunturali che tendenziali, segnando il quinto calo consecutivo. I dati mostrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,1% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua il calo è del 5,7% in valore e del 4,7% in volume.
Le borse di Hong Kong e Shanghai terminano il mese di novembre con risultati contrastanti. Nonostante le incertezze economiche, l’indice Hang Seng vede una crescita costante nel 2023, mentre Shanghai registra un leggero aumento mensile.
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) della Svizzera ha registrato una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre, un rallentamento rispetto al trimestre precedente. Il Ministero dell’Economia ha confermato i dati precedenti, indicando che il calo è dovuto a una diminuzione dei consumi delle famiglie e degli investimenti nelle costruzioni, oltre a un rallentamento nel settore chimico-farmaceutico.
Il MoU si propone di effettuare attività di ricerca e sviluppo nelle aree geografiche di comune interesse, inclusi alcuni Paesi coinvolti dal Piano Mattei