Ripartire dai Pir e dagli Eltif
Il pasticcio dei Pir ha portato al rovinoso crollo di quest’anno dai 15 miliardi circa di raccolta nel primo biennio (le aspettative erano di 68 mld nel quinquennio 2017-2021). L’intenzione della legge di Bilancio del 2019, con i vincoli di investimento in venture capital e in Pmi quotate, era meritevole, ma andava declinata insieme agli operatori che già avevano promosso fondi Pir. Gli Eltif, sottoscrivibili anche dai retail, rappresentano un’altra opportunità per investire nell’economia reale; attenzione però alla tolleranza al fallimento che è necessario avere quando si investe negli asset illiquidi tra cui il venture capital, spesso è difficile da ritrovare persino tra investitori istituzionali che fanno questo di mestiere.
Breaking news
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.
Avvio debole a Piazza Affari, nell’ultima seduta di una settimana volatile per l’azionario. Quasi tutti i titoli del Ftse Mib in rosso.