Risparmio, Assoprevidenza propone Pir anche per le pensioni
Il nuovo regime fiscale sui Piani individuali di risparmio (PIR) previsto nella legge di Bilancio è un passo utile per l’Italia, ma il provvedimento potrebbe essere migliorato ulteriormente per consentire a Fondi e Casse di utilizzare proficuamente anche i PIR attualmente individuali. È l’opinione del presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello.
La detassazione dei redditi derivanti da investimenti nell’economia reale, prevista dalla legge di bilancio 2017 per i fondi pensione e le casse previdenziali, rappresenta per Assoprevidenza un passo in avanti: “Con questo provvedimento – ha affermato Corbello nel corso di un incontro con i giornalisti – da una parte si indirizzano risorse importanti verso l’economia produttiva, dall’altra ci si avvicina alla normativa fiscale europea, che non prevede tassazione per i redimenti dei fondi pensione e delle casse professionali”.
La legge 232/2016 prevede un regime fiscale agevolato per i redditi di fondi pensione e casse di previdenza dei professionisti conseguiti a seguito di investimenti in azioni o quote di imprese residenti in Italia o nell’Unione Europea, ma con stabile organizzazione in Italia. Gli investimenti potranno essere diretti o attraverso strumenti collettivi del risparmio gestito come fondi di investimento o sicav, che dovranno essere anch’essi residenti in Italia o nella UE. Gli investimenti dovranno essere mantenuti per almeno 5 anni.
La quota massima dell’attivo patrimoniale che potrà beneficiare della detassazione è il 5%, calcolato al 31/12 dell’esercizio precedente. In questa ottica sarebbe interessante, secondo Corbello, anche l’eventuale utilizzo dei PIR da parte di fondi pensione e casse professionali, semplificando l’accesso degli investitori previdenziali all’economia reale. Questa ipotesi comporta un intervento legislativo di carattere correttivo.
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