Risparmio: sale la popolarità dei depositi bancari e postali, male le azioni
Scende la popolarità dei titoli di stato e delle azioni nei portafogli delle famiglie italiane: l’ultimo rapporto Consob sugli investimenti finanziari mostra, infatti, come sia cresciuta, dal 2007 al 2015, la quota destinata ai depositi bancari e postali, con un rialzo dal 38 al 53%. Il quadro che emerge dalle rilevazioni della Consob sembra, in generale, che mostri un risparmiatore italiano più guardingo e meno fiducioso: le azioni italiane perdono il 43% della propria quota, ad esempio, così come scende la popolarità dei fondi comuni, e quella delle azioni straniere. Sfuggono alla regola i derivati, che aumentano, in termini relativi, in misura considerevole, pur rimanendo confinati intorno al 2% del portafoglio; ma, soprattutto, crescono al 12% le obbligazioni bancarie, comprese quelle subordinate finite sul banco degli imputati dopo il salvataggio delle quattro banche regionali.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.