Riunione Bce si avvicina: euro sotto pressione
Questa volta Mario Draghi non deluderà le grandi aspettative di mercato. Quasi tutti gli economisti interpellati dai media finanziari puntano sull’annuncio di nuove misure accomodanti straordinarie. Le aspettative stanno mettendo sotto pressione l’euro che scambia vicino a quota 1,0975 dollari. La moneta unica è ancora in rialzo dell’1% sul biglietto verde da inizio anno.
In area euro ormai undici paesi sono in una fase di deflazione e quasi dovunque i paesi hanno un tasso di disoccupazione a due cifre nonostante le ultime manovre ultra espansive della Bce. Sono problemi che non verranno quindi risolti con le decisioni prese durante una riunione, benché esse parlino di un potenziamento di portata e durata del programma di Quantitative Easing e di un ulteriore taglio dei tassi di deposito già negativi. L’unica cosa certa è probabilmente che sui mercati valutari l’euro ne uscirà indebolito.
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Wall Street apre in positivo, con S&P 500 e Nasdaq che segnano nuovi record intraday, nonostante dati sull’occupazione inferiori alle attese. L’attenzione si sposta ora sulla prossima riunione della Fed, con una probabilità del 76% di un taglio dei tassi di interesse. Il petrolio Wti registra un leggero rialzo.
L’occupazione nelle aziende degli Stati Uniti rimane solida a novembre, con un aumento dei posti di lavoro quasi in linea con le stime
Il farmaco per la perdita di peso di Eli Lilly, Zepbound, ha superato il rivale Wegovy di Novo Nordisk in uno studio comparativo
La Commissione europea ha approvato la creazione della joint venture Coding Solutions Topco (CorroHealth) da parte delle società di private equity statunitensi Patient Square e Carlyle Group. L’accordo mira a migliorare la gestione del ciclo dei ricavi nei sistemi sanitari USA, senza preoccupazioni di concorrenza nell’UE.