Robinhood: in atto una tempesta perfetta. Goldman Sachs boccia il titolo già assediato da sell: -70% da prezzo Ipo
Il titolo dell’APP di trading Robinhood continua a perdere la fiducia del mercato. Nonostante i forti smobilizzi che lo hanno colpito dall’Ipo lanciata alla fine di luglio del 2021, per molti analisti il titolo merita un rating “sell”.
L’ultimo downgrade è arrivato dagli analisti di Goldman Sachs, che hanno tagliato la valutazione, dopo che altre banche che avevano accompagnato il gruppo nel suo debutto in borsa, come JP Morgan Chase, avevano indicato di essere bearish sull’azione.
In particolare l’analista di Goldman William Nance ha motivato il downgrade con la continua debolezza riportata dall’APP di trading nella crescita degli utenti.
“Riteniamo che l’accelerazione nella crescita degli utenti sia la condizione chiave per rivedere al rialzo il rating”, ha scritto Nance, in una nota riportata da Bloomberg.
L’agenzia di stampa parla a tal proposito di una tempesta perfetta per le azioni di Robinhood: le perdite stanno aumentando, il numero degli utenti attivi mensili e il fatturato medio per utente (ARPU) sono anch’essi in calo.
Il titolo sconta a Wall Street la bocciatura di Goldman Sachs, cedendo più del 5% in premercato , a un valore inferiore di ben il 70% rispetto al prezzo di collocamento dell’Ipo (di 38 dollari) e in calo dell’84% rispetto ai record testati lo scorso agosto.
Non è certo un bel periodo per l’APP di trading tanto amata dai Millennials e dalla Generazione Z, in generale dai trader amatoriali, che è diventata popolare tra gli utenti del social network Reddit all’inizio del 2021, di pari passo con la febbre esplosa sulle meme stocks.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.