Robinhood: trimestrale conferma l’esodo dei trader. App trading delude, in caduta libera fatturato e titolo
Niente da fare per Robinhood, l’APP di trading che è diventata l’ombra di se stessa, rispetto al successo strepitoso che aveva conosciuto all’inizio del 2021 quando, nel bel mezzo del trading selvaggio esploso sulle meme stocks del calibro di GameStop e AMC Entertainment aveva attirato l’attenzione, soprattutto, dei Millennials e della Generazione Z.
La pandemia Covid-19 aveva creato un terreno fertile per l’APP, portando diversi trader amatoriali, soprattutto giovani, a darsi al trading. Poi l’Ipo nel luglio del 2021 e, da allora, il tramonto progressivo del successo, con il titolo che ora è scambiato in calo di oltre -70% rispetto al prezzo di collocamento di 38 dollari con cui era sbarcato a Wall Street.
Dall’inizio dell’anno le quotazioni hanno perso il 49% sulla scia anche di diversi downgrade, tra cui è spiccato di recente quello di Goldman Sachs, e oggi segnano un nuovo tonfo superiore a -10%, scontando i numeri deludenti del bilancio.
Di fatto, i risultati del primo trimestre del 2022 pubblicati ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, hanno confermato il timore sulla perdita di popolarità del gruppo fintech.
Il fatturato, in particolare, è crollato del 43% su base annua a $299 milioni, peggio dei $355 milioni attesi, sulla scia soprattutto del tonfo delle entrate legate alle transazioni lanciate dai clienti di Robinhood, pari a -48% a $218 milioni.
Un articolo di Street.com mette in evidenza come sorprendente sia il fatto che l’incidenza delle entrate legate al trading sul fatturato totale sia scesa dall’80,46% dell’anno scorso al 72,9%, a conferma di come il volume delle operazioni di trading avviate sulla piattaforma sia sceso in modo considerevole.
In particolare, le transazioni aventi per oggetto le opzioni sono scese del 36% su base annua, a $127 milioni.
Il fatturato legato al trading delle criptovalute è calato del 39% a $54 milioni, mentre le entrate incassate dalla divisione di trading sulle azioni sono capitolate di ben il 73%, sempre su base annua, a $36 milioni.
Passando agli utili, questi non sono stati pervenuti, nel senso che la società di fintech ha concluso il primo trimestre con una perdita per azione di 45 centesimi, superiore al passivo di 38 centesimi per azione atteso dal consensus.
Nel primo trimestre del 2021, Robinhood aveva riportato una perdita di 6,26 dollari per azione, su un fatturato che era stato però decisamente superiore a quello appena reso noto, pari a $522 milioni (ora è a $299 milioni).
Altri numeri che confermano la crisi dell’APP:
nel primo trimestre del 2021, sostenuto dagli iscritti al forum Reddit che avevano lanciato una carica di buy sul titolo Gamestop, Robinhood aveva assistito a una crescita dei suoi account di ben 5,5 milioni di unità. Quest’anno, il numero degli utenti è aumentato di appena 100.000 unità su base netta, portando il totale a 22,8 milioni.
La fortuna ha voltato decisamente le spalle all’APP di trading, arrivata a essere quasi mitizzata tra gli investitori retail, ansiosi di lanciarsi nel trading delle azioni e delle criptovalute, anche per passare il tempo, visti i lockdown lanciati anche nel 2021 in diversi paesi al fine di arginare i contagi Covid.
Lockdown e restrizioni varie in stile stay at home avevano costretto trader reali e aspiranti a rimanere a casa.
Il reopening delle economie ha però portato gli stessi a uscire di casa e a rinunciare a passioni evidentemente, e in alcuni casi, passeggere, nate durante la pandemia
Dai risultati di bilancio appena diffusi, è risultato che, nel primo trimestre del 2022, il numero relativo agli utenti attivi mensili (MAU) è sceso di fatto del 10% a 15,9 milioni, dai 17,7 milioni dei primi tre mesi del 2021 “durante i quali – si legge nel comunicato della società – avevamo assistito a elevati volumi di trading e all’iscrizione agli account, così come anche all’elevata volatilità di mercato, soprattutto in alcuni settori”.
Qualche giorno fa Robinhood ha annunciato un piano di licenziamenti del 9% della sua forza lavoro nel bel mezzo della tempesta perfetta che sta colpendo il titolo da mesi.
L’annuncio è arrivato per voce dell’AD Vlad Tenev, che ha motivato la decisione con la presenza di “ruoli e mansioni di lavoro duplicati” e dunque con la necessità di snellire lo staff.
Lo scorso 31 dicembre Robinhood aveva indicato una forza lavoro composta da 3.800 dipendenti full-time.
Breaking news
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
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