Rublo vicino ai minimi storici sul dollaro, calo petrolio pesa su finanze Russia
MILANO (WSI) – Il rublo, oggi in recupero sul dollaro dell’1,27%, continua ad oscillare attorno al minimo storico testato alla vigilia in seguito al calo del prezzo del petrolio.
Il minimo raggiunto ieri ha toccato i 79,27 rubli per dollaro, a fronte di un minimo storico registrato il dicembre 2014 quando la crisi finanziaria russa ha portato il rublo sopra quota 80 per dollaro.
Il barile di petrolio, sceso sotto i 28 dollari in seguito all’ammissione dell’Iran all’offerta globale della commodity con 500mila barili di produzione al giorno, influenza gravemente le finanze della Russia, le cui entrate derivanti dal settore petrolifero valgono il 40% del bilancio pubblico.
Oggi il Brent ha segnato un rialzo anche superiore a +5%, volando sopra la soglia di $30 al barile, per poi ridurre i guadagni ed essere scambiato al di sopra di $29 al barile.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.