Russia lascia tassi all’11%: ci resteranno a lungo
La banca centrale della Russia ha lasciato invariati i tassi d’interesse all’11%, secondo le attese della maggioranza degli analisti. Con un livello dei prezzi attorno al 7% resta difficile per la banca centrale allentare la politica monetaria senza il rischio di aggravare la situazione; l’istituto, infatti, ha comunicato che la sua politica “moderatamente stretta” potrebbe durare più del previsto.
“Nonostante una certa stabilizzazione nei mercati finanziari e delle materie prime e un certo abbassamento del livello dei prezzi, i rischi inflattivi restano alti”, ha dichiarato la banca centrale. I prezzi del petrolio sono risaliti, infatti, dopo aver sfondato i 30 dollari al barile, mentre i minimi storici per il rublo, raggiunti a gennaio sono stati colmati da un recupero sul dollaro del 20% da allora.
Breaking news
A Wall Street, i mercati finanziari chiudono in anticipo dopo il Ringraziamento, con i principali indici che mostrano guadagni settimanali. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq segnano incrementi rispettivamente dell’1%, 0,5% e 0,4%. Il mese di novembre si conclude positivamente grazie alla rielezione di Donald Trump. Il petrolio Wti registra un lieve aumento ma si avvia verso una settimana negativa.
PostePay e Amazon rafforzano la loro collaborazione per migliorare l’esperienza di acquisto online. Grazie a nuove soluzioni, come la ricarica automatica delle carte prepagate, i clienti possono completare gli acquisti in modo più semplice e sicuro. Questo accordo consolida la posizione di PostePay nel settore dei pagamenti digitali e dell’e-commerce in Italia.
Il Canada ha registrato una crescita del PIL dell’1% nel terzo trimestre del 2024, in linea con le previsioni degli analisti ma al di sotto delle aspettative della Bank of Canada. Il PIL di settembre è cresciuto dello 0,1% rispetto ad agosto, con previsioni di un ulteriore aumento dello 0,1% per ottobre.
L’operazione è stata completata nel rispetto delle normative Antitrust e Golden Power