Russia: sulle sanzioni Usa Mosca minaccia “misure di ritorsione”
Dopo il primo faccia a faccia fra Donald Trump e Vladimir Putin sembra che le aspettative di Mosca siano rimaste deluse: il presidente Usa ha fatto sapere di non avere intenzione di rimuovere le sanzioni economiche alla Russia, semmai di alleggerirle. In risposta, il Cremlino si è riservato il diritto di prendere misure di ritorsione sugli Usa “in accordo al principio di reciprocità”. Lo comunica una nota del ministero degli esteri russo.
Le sanzioni in questione sono quelle messe in campo dall’amministrazione Obama per via delle presunte influenze della Russia nelle ultime elezioni presidenziali, le cui evidenze sono divenute via via sempre più numerose.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.