Russiagate, acquisiti i rapporti fra Trump e Deutsche Bank
La commissione che indaga sul Russiagate e i legami fra la Russia e la campagna elettorale di Donald Trump ha chiesto a Deutsche Bank la documentazione contenente i suoi rapporti col magnate e con la famiglia. Lo ha affermato una fonte riservata a Bloomberg. La banca ha dichiarato di essere sempre collaborativa con le autorità investigativa di tutti i Paesi, in risposta alla questione, che non è stata commentata oltre. Trump avrebbe ricevuto, prima di diventare presidente, circa 300 milioni di finanziamenti e alcuni esponenti democratici avevano chiesto alla banca maggiore trasparenza riguardo a questo denaro e a possibili influenze russe. In precedenza non era stata fornita alcuna informazione, in quanto la richiesta non era stata avanzata attraverso i canali formali.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.