Ryanair, l’autorità irlandese esamina l’uso del riconoscimento facciale per le prenotazioni
L’Autorità irlandese per la protezione dei dati (Dpc) ha recentemente avviato un’indagine sull’uso della tecnologia di riconoscimento facciale da parte di Ryanair. Questa mossa è stata intrapresa per verificare l’identità dei passeggeri che prenotano voli attraverso agenzie di viaggio online che non sono il sito ufficiale della compagnia aerea.
Secondo un comunicato ufficiale la Dpc ha ricevuto numerose denunce da parte di clienti situati nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo riguardo a questo processo di verifica. Le lamentele sollevano preoccupazioni sulla conformità di Ryanair con le normative sulla privacy. La questione è stata ulteriormente complicata dall’intervento dell’Ong austriaca Noyb, che si occupa della protezione della privacy. Durante l’estate del 2023, Noyb ha presentato una denuncia contro Ryanair in Spagna, accusando la compagnia di imporre illegalmente il riconoscimento facciale. Secondo l’Ong, questa pratica mira a spingere i clienti a effettuare prenotazioni direttamente tramite il sito ufficiale di Ryanair.
Il fulcro dell’indagine della Dpc è determinare se l’uso del riconoscimento facciale da parte della compagnia aerea sia in linea con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (Rgpd). Ryanair, dal canto suo, ha dichiarato che il suo processo di verifica è conforme alle normative e serve a garantire la sicurezza dei passeggeri. La compagnia ha anche sottolineato che tali misure sono necessarie per proteggere i clienti dalle agenzie di viaggio online con cui non ha partnership ufficiali, le quali spesso applicano tariffe maggiorate.
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