Sainsbury: tonfo record in borsa dopo dubbi sulla fusione con ASDA
Tonfo di oltre il 15% alla borsa di Londra per Sainsbury, la catena di supermercati nel Regno Unito che sconta la bocciatura della fusione con ASDA.
L’Autorità garante della concorrenza e dei mercati inglese (CMA) ha affermato che una fusione potrebbe portare a prezzi più elevati e a una qualità inferiore dei prodotti, problemi difficili da risolvere per le società. Il calo in borsa si traduce in una perdita di oltre 900 milioni di sterline, la peggiore performance per Sainsbury’s dal suo primo giorno di negoziazione ad ottobre 2008, il culmine della crisi finanziaria.
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.