Saipem: banche escono dal capitale, tonfo titolo. Perde -7%
MILANO (WSI) – Brutta giornata per Saipem, che segna un tonfo superiore a -7%, attorno a 0,39 euro, dopo la notizia dell’uscita dal suo capitale delle banche che avevano curato l’aumento del valore di 3,5 miliardi. Le banche hanno collocato sul mercato 700 milioni di titoli, ovvero il 6,3% del capitale.
Il collocamento della quota, secondo fonti di mercato riportate dalla stampa, è avvenuto a 0,3875 euro per azione, prezzo nettamente inferiore agli 0,4260 euro della chiusura di ieri. Al termine della ricapitalizzazione, gli istituti del consorzio si erano divisi un inoptato pari al 12,2% del capitale.
L’operazione si è conclusa attraverso un Abb sul 6,3% operato da JP Morgan e Goldman Sachs. Gli istituti come Mediobanca, Unicredit e Banca Imi si sono mossi in Borsa dopo che il titolo ha superato il prezzo di sottoscrizione dell’aumento pari a 0,362 euro, realizzando così una piccola plusvalenza. L’unica banca che finora non ha ceduto la propria quota, pari a circa l’1,4%, è stata Banca Imi.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.