Saipem torna in rosso, in calo anche i ricavi
Primo trimestre in rosso per Saipem: le perdite nette si sono attestatea 2 milioni, al netto di oneri di riorganizzazione per 13 milioni, contro l’utile netto di 47 milioni del primo trimestre 2017, su cui invece erano pesati oneri una tantum per 7 milioni.
Nello stesso periodo, i ricavi sono scesi a 1,91 miliardi (-15,4% sullo stesso periodo dell’anno scorso), un mol adjusted a quota 214 milioni (-16,4%), un risultato operativo di 87 milioni (-22,3%) eLa posizione finanziaria netta si attesta a 1,2 miliardi, in ulteriormente miglioramento dai circa 1,3 miliardi di fine 2017 mentre l’acquisizione di nuovi ordini ammonta a 1,023 miliardi (da 509 milioni).
Confermata la guidance 2018 con ricavi per 8 miliardi, un mol adjusted maggiore del 10% sui ricavi, investimenti tecnici per mezzo miliardo e un debito netto di circa 1,3 miliardi.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.