Salone del Libro: no di Intesa San Paolo a duplicazioni a Milano
MILANO (WSI) – “Il Salone internazionale di Torino è certamente il più importante avvenimento italiano dedicato alla lettura e alla promozione del libro. Ogni suggerimento che abbia il fine di renderlo ancora più forte, conosciuto e internazionale è benvenuto, ma non avrebbe alcun senso dare vita a duplicazioni”.
Così il presidente emerito di Intesa SanPaolo, Giovanni Bazoli, protagonista dei progetti culturali della banca, nonché’ tra i finanziatori del Salone del Libro, risponde a chi nei giorni scorsi aveva lanciato la proposta di duplicare l’evento culturale torinese a Milano.
A parlare di un trasferimento, o meglio di un Salone alternativo e parallelo, nei giorni scorsi è stato Federico Motta, dimissionario da febbraio dal cda della Fondazione che gestisce il Salone del Libro di Torino nonché presidente dell’Aie, Associazione Italiana Editori, da tempo in rotta di collisione con la manifestazione torinese.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.