Salvini: “farò l’esatto contrario di quello che chiede l’Ue”. Spread torna sopra 190
Complice anche l’avvio in ribasso di Wall Street, la Borsa di Milano perde slancio nel pomeriggio, con lo Spread tra Btp e Bund decennali che è tornato sui livelli di ieri, appesantendo il settore bancario. Dopo essere sceso di oltre 10 punti base nel corso della mattinata, il differenziale scambia anche sopra i 190 punti base. I toni concilianti usati ieri dal premier incaricato Giuseppe Conte, nella lettura degli analisti, non sono bastati per frenare la volatilità sui mercati, legata ai rischi di una politica economica fatte di spese allegre e misure in deficit, che è destinata dunque ad aumentare ulteriormente il debito pubblico.
Il listino italiano Ftse Mib oscilla attorno alla parità (+0,05%) mentre lo spread è arrivato a toccare il picco di 193 punti base dopo che il segretario della Lega Matteo Salvini ha replicato “intendo fare l’opposto di quello che l’Unione Europea ha minacciato ai governanti italiani negli ultimi anni” in riposta alle osservazioni delle autorità europee sulla necessità di una manovra da 10 miliardi di euro. Il differenziale – poi ridisceso a 191 – è tornato ad impennarsi dopo un avvio in mattinata sotto 190. Il BTp decennale italiano torna a superare la soglia di guardia del 2,4%, sui livelli di fine 2014, considerata spartiacque tra una situazione sotto controllo e una di pericolo.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.