Sandberg chiese chiarimenti su possibile “short” di Soros su Facebook
Il caso che vede contrapposti Facebook e George Soros vede aggiungersi un nuovo tassello: la Coo del social network, Sheryl Sandberg, avrebbe chiesto di verificare se il finanziere stesse vendendo allo scoperto le azioni Facebook nel momento in cui dal World Economic Forum di Davos il miliardario si esprimeva con toni critici sull’azienda. Facebook ha informato che Sandberg ha inviato una e-mail interna chiedendo informazioni sul comportamento del magnate.
Sandberg era già stata indicata come una delle responsabili dell’assunzione della società di consulenza Definers, di stampo repubblicano, che avrebbe gettato disinformazione sui social a danno dei contestatori della piattaforma – che in quel momento era nel mirino per via dello scandalo sul trattamento dei dati personali. Già in tale frangente il nome di Soros era spuntato: fra le strategie di diffamazione utilizzate si era associato il movimento di contestazione al denaro di George Soros, tramite la Open Society Foundation.
L’email con la quale la Sandberg avrebbe richiesto informazioni su Soros non sarebbe stata inviata a Definers, ha precisato la società.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.